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𝐀𝐓𝐋𝐀𝐒 𝐎𝐄𝐂 𝐈𝐧𝐧𝐞𝐫 𝐓𝐫𝐚𝐜𝐤𝐞𝐫 𝐖𝐨𝐫𝐤𝐬𝐡𝐨𝐩

Ha preso il via presso la Sala Triangolare del Castello di Otranto l'evento 𝐀𝐓𝐋𝐀𝐒 𝐎𝐄𝐂 𝐈𝐧𝐧𝐞𝐫 𝐓𝐫𝐚𝐜𝐤𝐞𝐫 𝐖𝐨𝐫𝐤𝐬𝐡𝐨𝐩.
Numerosi fisici, provenienti da diverse Università di Italia e Gran Bretagna, insieme ai ricercatori dell'Università del Salento e della sezione di Lecce dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), si riuniscono in questi giorni a Otranto per fare il punto sulla costruzione di una parte del rivelatore di particelle denominato ATLAS ITK PIXEL, dell'esperimento ATLAS al CERN.
L'evento è iniziato con un caloroso benvenuto del Sindaco Francesco Bruni.
Dopo la scoperta del bosone di Higgs nel 2012 al CERN di Ginevra, da parte degli esperimenti ATLAS e CMS, che ha portato all'assegnazione del premio Nobel a P. Higgs e F. Englert che avevano predetto l'esistenza di questa particella, è in corso un significativo potenziamento degli esperimenti che mira ad accumulare un campione di dati 10 volte maggiore di quello raccolto fino ad ora, ampliando notevolmente le capacità di scoperta di nuovi fenomeni.
Il potenziamento più importante riguarda il rivelatore tecnologicamente più avanzato: il sistema di ricostruzione delle tracce e dei vertici di interazione delle particelle, posto in prossimità della zona di interazione protone-protone, cioè ATLAS ITK PIXEL.
Italia e Gran Bretagna hanno la responsabilità di costruire una parte di ATLAS ITK PIXEL denominata Outer End Cap (OEC).
Tra questi gruppi spicca il Dipartimento di Fisica di Lecce e la sezione locale dell'INFN, che nei suoi laboratori ha realizzato un sistema robotico automatizzato all'avanguardia per l'assemblaggio dei rivelatori a pixel, nonché un sistema di controllo e acquisizione dati basato su sistemi e software di ultima generazione, per la certificazione di qualità prima dell'installazione nel grande acceleratore di particelle LHC del CERN di Ginevra.